I quattro accordi

I quattro accordi

Qualche anno fa ho accettato il consiglio di un amico e ho acquistato e letto il libro “I quattro accordi” di Don Miguel Ruiz, un guaritore della tradizione tolteca.

Si tratta di un testo davvero speciale che offre al lettore un gran numero di spunti utili per qualsiasi tipo di percorso di crescita.

Il tema del sogno

Leggendo “I quattro accordi” si ha la possibilità di immaginare la vita quotidiana come se fosse un sogno ad occhi aperti.

Secondo Ruiz, infatti, “gli esseri umani vivono in un perenne stato di sogno. Sognano quando il cervello dorme, ma anche quando è sveglio”.

“Gli esseri umani hanno creato un grande sogno esteriore, il sogno della società costituito da innumerevoli sogni personali, familiari e di comunità”.

Sogni e credenze

Questo sogno esteriore possiede secondo Ruiz una gran quantità di credenze, ovvero convinzioni che sono divenute gradualmente il nostro “libro delle verità”.

Se accettiamo anche soltanto con una credenza appartenente al sogno esteriore, creiamo un accordo, ovvero trasformiamo una convinzione in una verità.

Ogni credenza ripetuta lungamente tende a diventare un filtro che distorce la nostra percezione.

Quando non abbiamo il tempo di riflettere sulle cose, la nostra mette utilizza in automatico le informazioni presenti nel libro delle verità.

Anche quando siamo svegli la nostra percezione è mediata da strutture che la trasformano in una allucinazione sulla quale è possibile lavorare.

Addomesticamento

Secondo Ruiz abbiamo imparato a comportarci in un dato modo, a credere cosa è bene e cosa è male, giusto o sbagliato, per mezzo di un processo di addomesticamento.

Mediante questo processo il sogno esterno è divenuto il sogno nostro sogno interno con il suo particolare sistema di credenze.

L’essere umano è infatti programmabile sia dall’esterno (es. aspetti storico-culturali) che dall’interno (es. atto di volontà).

Il giudice interiore

Quando il sistema di credenze del mondo è penetrato in noi, e noi siamo d’accordo con esso, diventiamo noi i giudici di noi stessi.

Il lato positivo dell’apprendimento è l’interiorizzazione delle regole che servono a delimitare la libertà umana.

La parte ombra delle regole è l’interiorizzazione di istanze persecutorie (es. il giudice interiore) che emette sentenze limitanti ogni volta che il comportamento della persona si discosta dal programma.

Giudizio, sentenza, senso di colpa ed espiazione divengono strumenti automatici di sofferenza: il “corpo di dolore” di cui parla Eckart Tolle è un esempio di questo tipo.

I quattro accordi

Il primo dei quattro accordi è “sii impeccabile con la parola”. Parla con integrità. Evita di usare la parola contro te stesso e gli altri. Usa il potere della parola nella direzione dell’amore e della verità.

Il secondo accordo invita a “non prendere nulla in modo personale”. Ciò che gli altri fanno e dicono è il risultato della proiezione del loro sogno, della loro realtà.

Il terzo accordo suggerisce di “non supporre nulla”, ovvero di trovare il coraggio di fare domande e cercare di capire te stesso e gli altri con la maggiore chiarezza possibile.

Il quarto accordo invita il lettore a “fare sempre del proprio meglio” in qualsiasi circostanza, evitando così i giudizi eterodiretti, l’abuso di se stessi e il rimpianto.

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