AUTOSTIMA

AUTOSTIMA

Cos’è l’autostima?

Le informazioni che seguono hanno l’obiettivo di fornirle alcune indicazioni generali e non dovrebbero essere considerate come strumenti ai fini dell’autodiagnosi. Questa indicazione è indispensabile in psicologia perché tutti noi possiamo avere in qualche misura, ansia, depressione, ecc., ma questo non significa automaticamente che “siamo malati d’ansia” o che “siamo malati di depressione”. Possiamo considerare superata la linea di confine tra salute e malattia psichica quando il disagio che sperimentiamo ci impedisce di essere soddisfatti della nostra vita relazionale e professionale. Per ulteriori approfondimenti su questo e altri temi di eventuale suo interesse, la invitiamo a consultare un professionista esperto.

In psicologia “l’autostima” può essere definita “il processo dinamico e relativamente stabile nel tempo mediante il quale un individuo attribuisce a se stesso più o meno valore in base ai sistemi di credenze e di auto-percezione di cui dispone in un dato momento”.

Il senso di autostima viene forgiato a partire dalle esperienze precoci che si stratificano divenendo il supporto sul quale il soggetto costruisce la propria personalità.

L’autostima può essere considerata la sintesi di percezioni, credenze e rappresentazioni che l’individuo ha di se stesso, anche in base a percezioni, credenze e rappresentazioni che altri hanno della sua persona.

William James (1890-1983) definisce l’autostima “il rapporto tra sé percepito e sé ideale”. Il primo è la valutazione che un individuo elabora su se stesso in base alle caratteristiche che attribuisce a se stesso, mentre il sé ideale è ciò che noi vorremmo essere a partire dai modelli che abbiamo interiorizzato. Secondo James la persona sperimenta bassa autostima quando il suo sé percepito non riesce a raggiungere il livello del suo sé ideale (autostima come risultato delle credenze che il soggetto elabora tra fattori quali il successo e le aspettative che coltiva).

L’autostima è in relazione anche con la qualità “fiducia” e in particolare con il livello di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità. Il soggetto con bassa autostima in genere ha uno stile di relazione con se stesso e con gli altri caratterizzato da insicurezze, paure, ecc. che influenzano la sua percezione di essere inadeguato e incapace ad affrontare le vicende della propria vita.

All’opposto, la persona dotata di autostima eccessiva può trovarsi in difficoltà per altri motivi, tra i quali l’incapacità di mettere in discussione il proprio operato. Il soggetto con un livello adeguato di autostima manifesta tutta una serie di qualità che gli consentono di adattarsi alle diverse circostanze, sa come valorizzare le proprie risorse e come lavorare sui propri limiti nel costante tentativo di trasformarli in punti di forza.

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